mercoledì 31 ottobre 2007

Weekend..

VENERDI

Compleanno mio e di Suleman, cena con la classe al ristorante Thai. Entra un gruppo di musicisti gay con in mano chitarre, maracas e un cetriolo OGM lungo una quarantina di centimetri. Poi si inizia a ballare, e cominciano 15 minuti di terrore..


Curiosi di sapere dov'è finito il cetriolo, vero? Anch'io ero curioso di sapere dove poteva finire e non l'ho perso di vista un attimo... peccato che nella foto non si veda!


Vabbè, carina la musica però!


SABATO

Chaoyang District, di più non saprei.. Festa di Halloween. Io ero al Cheers a ballare altra roba ma di quà c'è finito il gruppo degli anglosassoni che alle loro tradizioni proprio non sanno rinunciare!

Grandeeee, chiunque tu sia! Vestito da Grande Muraglia al party di Halloween!


OGGI


É finito il sondaggio! (era ora, non se ne poteva più.. la prossima volta lo faccio durare di meno)


Nella torta c'era il pomodoro! Ah! Salsa di soia? Ma come cavolo vi è venuto in mente? Mica sono tutti scemi i cinesi!! (?!?). Non so chi si sia preso la fetta di torta con sopra il pomodorino a spicchi, presumibilmente Gregoire, lo svizzero. Domani glielo chiedo. A me è "toccato" il cioccolato eh eh..

Invito i fortunati vincitori a farsi vivi in qualche modo (telefonate con patate in bocca e accenti svedesi, barista sotto casa che festeggia, commenti anonimi al post) per mettersi in contatto con me e ritirare il proprio premio.

Adesso torno a studiare perchè oggi m'è presa la strizza di c... per l'esame della prossima settimana! Oggi la prof ci ha spiegato per un'ora di cosa si tratta esattamente e non mi sono sentito dell'umore adatto per poter dire di sì ad un'ennesima festa organizzata in onore del blasonato Aulin! Mi sa che mi rintano in biblioteca e non mi faccio sentire per un pò..

Zaijian

P.S. Depresso e scoraggiato. E ho pure il raffreddore!

domenica 28 ottobre 2007

Aulin?

Sabato sera.. Cheeeeeeers!

Kebab a pranzo preparato dai miei cari amici di scuola turchi, pomeriggio speso a cazzeggiare con discorsi a vanvera e qualche trucchetto per aggirare la censura di internet, giro in centro, cena in un ottimo ristorante arabo di Sanlitun deliziata da intrattenimenti vari poi, in culo alla pioggia (statale, si riconosce!), ci intrufoliamo in un club in cui ormai siamo di casa..



... e dentro c'erano i Tribesmen! Altro che la festa di Aulin!

Per chi non lo sapesse questo è un gruppo dello Xinjiang, la provincia più grande (e meno popolata) della Cina a maggioranza musulmana.. Hanno il passaporto cinese ma a guardarli bene, cinesi cinesi non sembrano proprio, anzi! Sembrano piuttosto turchi, spagnoli, greci o - perchè no - italiani!

É da qualche anno che riempiono la scena musicale di Pechino e in città ormai tutti li conoscono. Io me li ricordavo due anni fa al Lush (Wudaokou), dove suonavano ogni martedi sera e puntualmente facevano il pienone.
E tra le varie sonorità turkmene, i Tribesmen amano mescolare pezzi di musica latina, flamenco e gipsy.. "mescolare" è una parola che non rende, a sentire bene le loro canzoni ci si rende conto che l'unica cosa che cambia veramente sono solo le parole: in fondo veniamo tutti dalla stessa cultura mediterranea, no?
Ancora lì a chiedervi perchè quelli dello Xinjiang si sbattono tanto a volere l'indipendenza?

Onore a quanti hanno snobbato una festa che non ci appartiene per preferire qualcosa di più comune a buona parte del genere umano!

E ricordate:
"SEVERELY BLOW TO THE DRUG RELATED CIMES" (clic per ingrandire)


(e occhio che con gli avvertimenti "scritta bianca su fondo rosso" non si scherza!)

Foto: Sanlitun, sabato notte. Esterno del Tongli Studio. Fuori c'è uno striscione rosso che ancora stento a decifrare. Dentro c'è il Cheers!

giovedì 25 ottobre 2007

Quando arriva un pò di pioggia? 今天污染非常漂亮!!

Autunno uggioso qui a Pechino. É da un pò che non piove, guardo fuori dalla finestra della mia classe e vedo solo una bandiera rossa a ravvivare panorama..

E quella non è nebbia.


Nella foto: i meravigliosi risultati dello sviluppo cinese
Sullo sfondo: l'Istituto per la Ricerca e l'Esplorazione Petrolifera Cinese. Oggi la scritta quasi non si leggeva. In linea d'aria sarà distante 50 metri
Da qualche parte nella foto: il Sole (premumibilmente, in alto a destra)

mercoledì 24 ottobre 2007

.. E fanno 24 !

E ancora una volta il 24 Ottobre lo si fa in Cina.. Strana sensazione - di nuovo - questa di vivere tante ricorrenze lontano da casa. Già mi immagino come saranno il Natale, la Pasqua o il Capodanno.. Vabbè, è strano, ma bello (o viceversa, dipende dal morale).
Stamattina a scuola mi hanno fatto una festicciola.. Cambio dell'ora più lungo del solito e torta di compleanno con un ingrediente speciale.

Per il resto, vado va avanti con la solita normalità e mi godo questa nebbiosa giornata autunnale.. Inizia a far freddino, fuori l'aria non si respira, spero arrivi un pò di pioggia "statale" a spazzar via l'inquinamento che oscura il sole. Magari mi rallegro un attimo!

Poi per la festa "notturna" con i compagni di classe aspetto il weekend.. non sono l'unico a compiere gli anni questa settimana!

Torta di compleanno con un ingrediente speciale (clic per ingrandire)

"Discorso, discorso, discorso... " ..oh cacchio, in cinese!

Rose, Io e Michi

"qieeeeeeeezi" (in cinese: melanzana), foto di classe


Zaijian!

domenica 21 ottobre 2007

Toh !

E che sorpresa è stata - sabato scorso - trovarsi a parlare su Radio2 da così lontano! Un saluto e un ringraziamento ad Andrea Materia e Mario Bellina di Versionebeta che sono riusciti a scovarmi tra i meandri della rete!

E un abbraccio a tutti quelli che grazie a loro mi hanno trovato!


Gan Bei !

"In the future everyone will be famous for fifteen minutes"
A.W.

"Ah, just for a minute.. but so am I.
Ah ah aha ah"
M.C.

sabato 20 ottobre 2007

La mia stanza alla BLCU ed altre farneticazioni sulla Cina..

Oggi dopo la lezione sono tornato subito a casa. "sono un pò stanco ragazzi, torno a casa a riposare" borbotto frettoloso. È la verità.
Carne arrosto dai zou (take away) dal mio ristorante preferito, il musulmano, e poi subito in camera a mangiare il mio pranzo in solitario prima crollare sul letto e staccare la spina col mondo fino alle cinque e mezza. Che bel modo di buttare al cesso la giornata! Quando ho sonno divento apatico, irrascibile, non ho voglia di vedere niente e nessuno e il tempo sembra scorrere (o volare) più velocemente di quanto non stia già facendo...

Dormo troppo poco (di notte), dormo male e scomodo. Da qualche giorno a questa parte poi fa anche freddo un bel pò, e la coperta - fatta per i cinesi - è sempre troppo corta per i miei piedi che ritrovo congelati privi di sensibilità la mattina dopo! Pazienza, aspetto che arrivi gennaio, quando scade l'affitto TOTALMENTE ANTICIPATO a questi simpatici strozzini, poi finalmente potrò spostarmi da questo buco schifoso! A casa mia, in Italia, starò pure troppo comodo, ma qui davvero faccio fatica a mettermi a mio agio.. E, nonostante tutto, pago troppo per essere in Cina.

Non finirò mai di maledire quel gran genio che ha progettato l'arredamento della mia stanza, senza armadio ma (in compenso) con muri di cartone, mobiletto bellissimo per la TV che non guardo quasi mai, fili semi-scoperti A VISTA che scorrono sul pavimento, prese di corrente "effervescenti" e scoppiettanti (sarà da segnalarlo a qualcuno o faccio la figura del solito turista rompiballe?), scrivania angusta per me che vorrei (dovrei) studiare, sedia ingombrante che non entra sotto la scrivania per colpa del cassetto (non calcolato dal progetto, ahi!) con conseguenti, ulteriori, ingombri nel mio monolocale con bagno grande sì e no una quindicina di metri quadrati.

Ho una scrivania minuscola tipo banco delle elementari su cui - si suppone - debba studiare comodamente. Una metà dello spazio è occupata dall'orribile abat-jour di "epoca Xiaoping" (primi anni Ottanta del Novecento) che a stento cerca di allietare lo squallore della stanza; nell'altra metà ho messo il portatile. I libri credo stiano sparsi sul letto (e dove sennò?), quando anche oggi sarà ora di studiare vedrò come risolvere questo problema. Forse è la volta buona che prendo l'abitudine di andare in biblioteca!

Non ho un armadio. Ho 6 ripiani profondi 10 centimetri su cui ho ammassato, oltre ai miei vestiti, i miei cari libri e tutto l'occorrente per sopravvivere alla Cina. Ora sto un attimino meglio. Qualche giorno fa sono stato all'IKEA con la pretenziosa (ma non azzardata) intenzione di comprare l'arredamento per la mia stanza al dormitorio universitario. In tutto avrei speso un'ottantina di euro, neanche troppo, ma poi ho pensato che forse sono stato un tantino esagerato.. Per ora mi sono limitato a comprare un "portatutto" appendibile per vestiti a 4 euro circa e qualche altra inutile cianfrusaglia (comprese le 20 candeline profumate che mi sono state già sequestrate a mia insaputa dalla donna di servizio.. "motivi di sicurezza" dice il bigliettino, poi di sotto ci stanno quelli che si fumano di tutto e di più), ma "armadio", "scrivania" e "sedia" non li ho ancora depennati dalla lista. Vedremo.

Comunque, scherzi a parte, non dovrei nemmeno lamentarmi, i cinesi stanno messi veramente peggio. La maggior parte degli studenti universitari cinesi vive ammassata nei dormitori che si trovano - nascosti - dall'altra parte del campus, vicino a dove passa la ferrovia. Da lontano sembra una baraccopoli, poi, avvicinandosi, si scopre (invece?) che se non è una baraccopoli, davvero poco ci manca. Centinaia o migliaia di studenti vivono ammassati in camere da 6 o 8 persone con letti a castello di più piani tipo la "Pensione Libano" di Fantozzi. Una sola stanza, non più grande della mia, in cui uno studente cinese deve vivere e studiare spalla a spalla con altri sconosciuti venuti lì per lo stesso motivo. Camere strette, spartane, essenziali, certamente senza un bagno: giusto lo spazio per contenere due letti a castello di più piani e un angolino di un metro, in fondo, in cui ammassare le proprie cose.

Magari loro ci sono abituati a questi "sacrifici", immagino sia già una grande fortuna per loro poter essere qui, in città, a studiare in una delle tante università sparse in questo quartiere, loro che vengono per buona parte dalle campagne, dall'ALTRA Cina, quella di cui tutti sanno ma per la quale nessuno fa qualcosa (compresi i signori del potere convocati questa settimana qui a Beijing per il consueto torneo di Briscola).
Immagino anche i sacrifici e i costi che le loro famiglie son dosposte a sopportare pur di poter dare al proprio - unico - figlio l'opportunità di venire qui, a Beijing, a studiare in un'università rinomata. Sebbene coscienti che non tutti ce la fanno (i cinesi sono tanti, i cinesi che studiano anche), sanno bene che il DOVE hai studiato, qui più che altrove, conta molto più del COSA hai studiato e che le scelte e i sacrifici di oggi potrebbero cambiare il futuro di domani.

Forse.


Foto: applausi e tanti sorrisi alla cerimonia di premiazione del torneo di Briscola (fonte: www.people.com.cn)

Arranco

Tra un pò fanno due mesi che sono quà e ancora non riesco a trovare il mio ritmo, i miei orari, i miei "riti".
Sono pigro, lo ammetto.
La mattina - specialmente - vorrei viverla diversamente ma proprio non ci riesco. C'è gente che dalle sei è già sveglia. Sarebbe bello.

Sarebbe bello svegliarsi presto, ripassare le sheng-ci (le parole nuove) e la lezione del giorno, fare colazione con calma e arrivare in classe qualche minuto prima, giusto per chiacchierare con quei compagni che ancora non conosco bene o anche solo per godermi quel silenzio che precede la lezione.
Per un motivo o per un altro questo non succede mai, io ho ancora il vizio di andare a letto tardi e la mattina dopo, al suono della sveglia, è disarmante quell'attimo in cui realizzo quello che mi aspetta da lì in poi dopo aver dormito così poco (e così male!).

E la mattina si corre.
Doccia rapida, colazione "in piedi", raschiando la solita mattonella di burro che non ha mai il tempo di scongelarsi, un'occhio (svogliato) alle notizie in TV, un'occhio (attento) alle notizie su internet. Sorseggio il caffè, mi scotto la lingua. Quando la donna di servizio bussa alla porta per riordinare la stanza mi rendo conto che è già tardi. La faccio entrare mentre mi metto i pantaloni o gironzolo per la stanza ancora seminudo. Lei ci è abituata. Credo.

Soffio sul caffè ma non si fredda. E' tardi. Bevo e mi scotto di nuovo la lingua, stavolta però ero consenziente. Mi lavo i denti, ultima sistematina e poi giù, di corsa per le scale, salto in bici e arrivo a scuola.
Ascensore come al solito affollato, non importa, prendo le scale: mi faccio cinque piani salendole due a due, sorpasso quei cazzoni dei kazaki che per una serie di motivi iniziano a starmi davvero sulle balle, sorpasso perfino le tante ragazze russe che la mattina per andare a scuola si tirano a lucido come non so cosa.
Eh si che preferirei volentieri salire le scale a dovuta distanza "in coda come tutti" per poter godere appieno dello spettacolino. Pazienza, però per lo meno arrivo puntuale all'appello. Affannato ma puntuale.

Otto e trenta.
"Kai Lai?"
"Kai Lai You" (Kai Lai c'è!).
E si inizia con quattro ore di quella sola e unica routine che riesco a rispettare. Per il resto vivo ancora senza orari. Purtroppo.

Faccio ancora fatica a seguire tutto e tutti, se lo facessi veramente non avrei il tempo per me stesso. Magari è proprio per questo che arranco. Perchè vorrei avere il tempo di mangiare insieme ai miei compagni di classe e, senza perdere altro tempo, andare subito dopo in biblioteca a studiare come si deve, in silenzio e comodamente appoggiato su dei tavoli che di certo sono migliori di questa mia angusta scrivania, avere il tempo di ripassare le sheng-ci, tutte quante, tutte quelle che di giorno, quando le studi e le ripeti noiosamente a scuola pensi "ma queste quando mai le userò?!?" e poi puntualmente non te le ricordi quando ti servono (il giorno dopo, ah!).

E poi ancora, avere il tempo di fare un pò più sport, muovere il culo più di quanto non faccia ora in palestra, comprare tutto quello che sta scritto sulla lista della spesa, fare il bucato, vedermi per intero qualche film cinese.. e magari, alla fine, trovare due minuti per controllare la posta seduto in qualche bar con internet wireless, vedere qualche amico per cena o - perchè no - uscire la sera anche durante la settimana (senza far tardi), divagare e poter non dire sempre "no" a tanta gente che ancora si preoccupa di invitarmi a qualche festa..
Ogni tanto ne avrei bisogno, sarebbe impossibile vivere qui senza una valvola di sfogo.
Ma è così, bisogna vivere in mezzo, scegliere il giusto compromesso. Se faccio il topo di biblioteca non "vivo", se "vivo" non studio, e quindi non imparo il cinese..
..e si ritorna da capo!

Spero tanto di potermi sistemare meglio nei prossimi giorni.
Zaijian!

mercoledì 17 ottobre 2007

Stanno lavorando per noi



"
Accogliamo con gioia l'apertura del 17° Congresso del Partito Comunista cinese"


15 Ottobre 2007, Wudaokou, stazione della metro

lunedì 15 ottobre 2007

E nonostante tutto... che palle!


Isterico, patetico, insopportabile, clima di attesa..
Ogni cartellone pubblicitario, ogni spot in TV e alla radio, ogni Qingdao che mi bevo, tutto è lì a ricordarmi che tra meno di un anno, da queste parti, ci saranno le Olimpiadi.

E non è certo grazie a questo che la Cina sarà un posto migliore.
Anzi.

sabato 13 ottobre 2007

Beh, si, questo è ciò che studio..


karaoke


"da bian" ovvero "quella grossa" (la "caccona"!). In cinese c'è anche "xiao bian", e cioè "quella piccola"
non traduco il resto..

parole molto utili, specie d'inverno

ancora non capisco il senso di questa immagine, per tutti lui è semplicemente "sexy boy".

..per chi volesse, pagina 28, Hanyu Jiaocheng...

giovedì 11 ottobre 2007

Pasta, lasagne e prosciutto a Tiananmen... e Buon Natale!!

Ma quanto è bello trovarsi (quasi) per caso a mangiare pennette al fumè (con parmigiano!), lasagne al sugo, prosciutto cotto, prosciutto crudo e bere un Nero D'Avola sul tetto della Città Proibita, a due passi dal faccione di Mao Zedong, specie se è quasi due mesi che non tocco più cibo italiano (arrrgggghhhhh!!!), specie se prima della cena si assiste anche a una sfilata di moda..

Peccato che durante il party le modelle facevano le difficili e dicevano di non capire il mio cinese impeccabile.. Pazienza, non si può avere tutto dalla vita, soprattutto se tutto questo è rigorosamente a scrocco!
Grazie ai miei compaesani che per un modo o per l'altro ho avuto l'opportunità di incontrare, grazie all'ANCI che è in credito con me di (ben) due cene (una ieri, una stasera), grazie a questo grande Paese che ad Ottobre tiene ancora vivo lo spirito del Santo Natale.. Ma saranno state per il (.... Santo?) Natale tutte 'ste lucine a Tiananmen?

Zaijian

p.s. Come previsto, ora che sono ricominciate le lezioni non ho più tempo di fare un cacchio!!
p.p.s. Grazie mamma per la Nutella, il DHL è arrivato.. (e voialtri che aspettate a mandare qualcosa?)


Passerella cinese

Passera cinese..

Io, "intrufolato" al buffet a mangiare le lasagne...


Si va a casa che è tardi.. e si esce dall'entrata. Soldatino cinese vistosamente incazzato e fuga verso la metro, ma prima...

... Buon Natale a Tiananmen!! (??)

domenica 7 ottobre 2007

Durante la votazione...

sabato 6 ottobre 2007

"Da un grande potere derivano grandi responsabilità" ovvero sono capoclasse

Come diceva lo zio di Spiderman (che "non è proprio il primo della lista, ma neanche l'ultimo degli stronzi" Elio docet), "da un grande potere derivano grandi responsabilità". Domenica scorsa, l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze, si è votato per eleggere il capoclasse.

Votato.

In Cina.

Per quello che ci ho capito io, se i cinesi si scomodano per organizzare le elezioni, lo fanno solo per qualcosa di importante.. Loro non si abbassano mica ad eleggere i loro capi politici o robe del genere. No no. Se proprio devono organizzare libere elezioni, lo fanno per qualcosa di importante. Molto importante.

E non vi sto a dire che alla fine sono stato nominato io, Kai Lai, il capoclasse della 512...

Per votare si doveva scrivere due nomi, uno di un ragazzo e uno di una ragazza, tutti sono candidati.. La cosa buffa è stato lo scrutinio.
Le lezioni sono cominciate da un mese e con i nomi, si sa, si fa sempre un sacco di confusione.
Oltre al fatto che siamo tutti stranieri, a complicare le cose ci si mettono pure i nomi cinesi: dal primo giorno di scuola infatti la Laoshi (la prof!) ci ha dato dei nomi che utilizza correntemente per chiamarci durante la lezione o quando si fa l'appello. In classe, io mi chiamo Kai Lai anche se poi, fuori, tutti mi conoscono come Michele. Per lo meno tutti gli occidentali.

Le prime "schede" sembrano normali, nome scritto addirittura in cinese, non so in che modo abbiano fatto a trovare gli ideogrammi giusti.. Poi arrivano le altre..

24岁 意大利人 (ragazzo italiano di 24 anni)

意大利人 (ragazzo italiano)

italian boy

italiano

Kai Lai

Micheal

Miche (questa è stata un pò ambigua perchè il mio vicino di banco giapponese si chiama Michi, ma alla fine il voto è andato a me!!)

una addirittura con la mappa dei banchi e la " X " sul nome scelto, ma non ero io!

insomma.. alla fine, con una maggioranza bulgara degna dei migliori anni del blocco sovietico, Kai Lai è il nuovo capoclasse della 512.. La prima cosa che ho pensato è stata "oh, cazzo, già non ho tempo ORA di fare tutto quello che vorrei, figuriamoci da capoclasse... ". Poi però la Laoshi ha precisato che le mie mansioni erano limitate all'orario scolastico e riguardavano l'organizzazione di cene, compleanni, feste, raccolte di soldi, raccolte di adesioni per gite, viaggetti vari eccetera eccetera...

Ulteriori cambiamenti riguardano il mio nome, che da semplice KAI LAI TONGXUE (compagno di classe Kai Lai) è diventato KAI LAI BANZHANG (capoclasse-scusate-se-è-poco Kai Lai) e una serie di altri piccoli vantaggi che presumo rientrino tra le cose non scritte e non dette dell'efficientissima mafia cinese (tra cui l'iscrizione gratuita di un anno al Partito Comunista cinese con tessera V.I.P. per avere sconti fino al 70% da Carrefour).

Non so ancora se l'essere BANZHANG sia un male o un bene, l'ho presa così com'è andata, non so nemmeno come è potuto succedere.. sarà stata la seratina al karaoke non proprio "sobria" (a proposito, su youtube dovrei aver nascosto alcune scene del "prima"), sarà stata la cenetta italiana preparata per mezza classe a casa di Rose, so soltanto che non vedo l'ora che ricominci la scuola per poter abusare su tutti dei miei immensi "poteri".. ah aha ahah

Si, credo proprio che questo del BANZHANG è davvero un ruolo importante quà in Cina...

giovedì 4 ottobre 2007

Che ci hanno fregato le borchie? Eh, lo fanno lo fanno...



Si, oggi mi sento proprio così. Uno straniero in terra straniera.

Ma si va avanti così, un giorno alla volta.

Dal film "Bianco, Rosso e Verdone" (1981)

mercoledì 3 ottobre 2007

Cacchio, mi hanno fottuto la bici!

Se ce l'hai buona te la rubano, se ce l'hai lercia ti si rompe..

Prima o poi me l'aspettavo, c'ero già partito con l'idea che questa bellissima "Forever" non sarebbe durata PER SEMPRE.. però è dura da mandare giù!
In Cina specialmente, niente è per sempre.. tantomeno le bici. Quelle, o si rompono, oppure ti si rubano. Dipende da come ti va.
In genere la prima bici che ti compri quando arrivi in Cina è economica, giusto per provare il brivido di contrattare in cinese per acquistare un pò di ferraglia a 10 euro o più..
E quella è una bici che non funziona. Forse non è nemmeno una bici. Se proprio ti va bene, la fai durare dieci giorni. A me è durata una settimana. Ogni giorno dal mio caro XIU CHE (Ripara Biciclette) ad attendere le mezz'ore intere per tirare i freni, rimettere la catena, rimettere un pedale, rimettere quell'altro (il giorno dopo), rialzare la sella che si abbassa continuamente sotto il mio peso e pagare il pizzo al Made in China che non vale niente... 5 kuai (50 centesimi), 7 o pure 10 a volta. Dipende. Poi si arriva al passo successivo.

Scaduti i dieci giorni scopri che la tua bici nuova oltre a non funzionare per niente ha pure un pò di ruggine tanto da sembrare già vecchia.. E allora ti ricordi di essere occidentale e di avere (ancora) un potere d'acquisto di gran lunga superiore rispetto al cinese medio. Ripari per l'ultima volta il tuo catorcio e in un gesto di grande magnanimità la REGALI a Cameron, il tuo compagno di classe americano che, poverino, ha il dollaro debole rispetto all'Euro. Prendi la metro da Wudaokou fino a Zhichunlu, la stazione successiva, entri al Wal Mart e ne compri una fichissima per appena 36 euro. La mia era bella, bella sul serio, cacchio.

A differenza della totalità delle bici che si vedono in giro qui in Cina aveva una sella alta che ti faceva pedalare comodo (pensa!), aveva le marce, aveva freni che funzionavano pure, aveva un colore bellissimo. Si, era proprio bella, troppo. Me ne ero accorto subito, appena di ritorno al campus ho visto sùbito un sacco di facce invidiose che fissavano la LORO preda.. Loro, costretti a pedalare su dei catorci grigi che ti fanno cigolare le ginocchia per quanto stanno piegate e io, dall'alto della mia sella, comodamente seduto su qualcosa che tanto si avvicinava ad un mezzo di trasporto.. Non poteva durare.

Vabbè, là fuori qualcuno mi odia, l'unica seccatura è di dover perdere un altro pomeriggio al Wal Mart (si, credo che tornerò lì) a scegliere un'altra bicicletta.. Ormai ho capito, se non vorrò pagare il pizzo al Ripara-Biciclette dovrò trovare un ottimo compromesso: non troppo bella, non troppo comoda, non troppo funzionale... però nemmeno un catorcio! Non sarà facile come comprarne una bellissima con soli 36 euro.. vedremo.


In settimana pure Alan deve comprarne una nuova. Lui ha ancora la bici del primo tipo, quella economica, contrattata e comprata insieme a me sotto la stazione della metro. A lui è durata il tempo di due biciclette mie. Non è che sono pure un pò sfigato?


Foto: io e Alan cerchiamo di rimettere la catena alla mia prima bicicletta cinese, COMPRATA DA 5 MINUTI per 12 euro


Foto: io e la mia FOREVER. Sullo sfondo, le biciclette cinesi

Link:

questo è il video di uno che ha fatto come me. Esattamente come me. Walmart, Wudaokou. Forse l'hanno fottuta pure a lui la bici, ma non credo. Non è bellissima come la mia..

http://www.youtube.com/watch?v=RtTJRsVxR6U

martedì 2 ottobre 2007

p.s. 1° Ottobre a Tiananmen, alcune foto


emblematico..



Dietro l'inquinamento... Mao




E a Lhasa chi ce l'avrà messa la bandierina cinese? (Foto:
http://www.chinadaily.cn/)



(foto: www.chinadaily.cn)



"58mo anno di fondazione della Repubblica Popolare Cinese" "Percorriamo senza interruzioni la (nostra) speciale via del socialismo" (foto:
http://www.chinadaily.cn/)


note:

  • pochi occidentali oggi a Tiananmen. Magari ce n'erano sempre tanti, ma i cinesi erano molti, molti di più
  • finirò nell'album fotografico di 3 (T-R-E !!!) famiglie cinesi (con tanto di posa, sorriso e stretta di mano)
  • i prezzi delle bandierine della Cina in vendita a Tiananmen non si contrattano.. oltretutto reputo vergognoso contrattare qualcosa che ha un valore così basso. Ma io ci ho provato lo stesso

Celebrazione di un Regime

1° Ottobre 2007, 58mo compleanno della Repubblica Popolare Cinese: la più grande festa di questo Paese.

Le vacanze scolastiche durano una settimana, le altre, non saprei. Oggi uscendo di casa ho visto gli operai di un cantiere all'interno del campus al lavoro come sempre. Come ogni martedi, come ogni domenica, come in ogni festa che si rispetti.

Non ci ho fatto caso più di tanto. Per quel che mi riguarda, anch'io ho una settimana di vacanze scolastiche, la userò certamente per recuperare il sonno della settimana lunga (con le lezioni di sabato e domenica scorsi), per riprendermi e riordinare tutte le cartacce, gli appunti, i compiti, i dubbi, per sistemare tutto il casino che c'è sul letto, sennò stanotte non dormo..

Oggi me la sono presa comoda per vedere cosa succede a Tiananmen quando fuori è il primo di Ottobre. Due anni fa non ho avuto la voglia di andare e onestamente devo dire che non mi ero perso un granchè.. Traffico incredibile, stazioni della metro inaccessibili, Tiananmen sotto assedio dai soldatini della pubblica sicurezza che sorvegliano questa strana normalità. E sul "vuoto" più grande del Mondo un'immensità di persone che si muovono lentamente senza sapere esattamente cosa stiano facendo.. semplicemente sono alla fine del loro pellegrinaggio. Non solo "pechinesi", la maggior parte arriva dagli autobus, dai treni: vengono da lontano, hanno facce scure, parlano accenti strani e lingue incomprensibili ma provano ancora quel senso di devozione e di rispetto verso una nazione che continua ad imbarazzare e a stupire il mondo.
Come sentono la loro appartenenza alla dittatura più grande del mondo? La Cina di oggi è un treno che corre veloce, fermarlo significherebbe annullare tutti i benefici che si stanno lentamente spargendo dai pochi ai più.
Sorvolo sull'opportunità dei metodi e sull'efficacia dei risultati.
Sorvolo sull'opportunità di un simile sviluppo.

Cosa sanno esattamente della storia del loro Paese? Probabilmente sanno molto più di quanto noi pensiamo, ma devono fare i conti con la storia contemporanea.. Probabilmente sanno cosa è successo nell'89, ma conoscono una versione dei fatti molto più pragmatica e opportunista rispetto alla nostra verità (o ciò che reputiamo tale). Molto probabilmente, la (loro?) verità è che è andata meglio come è andata, è andata bene che il partito abbia mantenuto saldo il potere contro quei dissidenti, perchè una democrazia prematura avrebbe potuto portare altro sangue, altri sconvolgimenti, altri favoritismi, lotte politiche, lotte sociali pubblicamente espresse e di nuovo violenze.

Si è scelto per i carri armati: si è scelto probabilmente il MALE MINORE. La Cina di oggi è sempre in corsa e come recita la grande parete provvisoria allestita di fronte a Mao, ha scelto di "percorrere senza interruzioni la sua speciale via del socialismo". La Cina di oggi - si spera - sta arrivando ad una democrazia passando per un'altra strada, un pò come succede quando si manca l'uscita dell'autostrada e si accelera dritti verso la successiva.

Certo i tempi sono cambiati, la Cina non è più quel gigante del terrore degli anni passati e sono quasi certo che se oggi avessi bruciato davanti a tutti la mia bandierina rossa comprata per un kuai appena (10 centesimi di euro), mamma IN QUALCHE MODO lo avrebbe saputo.

Ho tanti dubbi che mi frullano in testa, non sono sicuro di aver detto tutto, non sono sicuro di poter dormire stanotte dopo aver pubblicato il post. Dopotutto non ho detto niente di male, magari, anche qualcosa di carino verso questo grande Paese.
.

"Liberi di volare, ma solo in gabbia"

T.T.

Buon compleanno Cina

Zaijian


Ah, già, devo sistemare il letto sennò stanotte non dormo..