domenica 10 febbraio 2008

Ritorno a Pechino



Tornare a Pechino dopo aver "assaggiato" la primavera dello Yunnan (e perfino l'estate nel Xishuangbanna) è dura, specie se nella Capitale la temperatura di giorno non va mai oltre i -5 gradi..

Quando dal finestrino dell'aereo intravedo le luci della città, ho come un senso di "ritorno a casa", come se quelle strade dritte e ordinate e quei grattacieli senz'anima che svettano alti nel cielo chimicamente ripulito siano quanto di più rassicurante uno si possa augurare di ritrovare.
Sensazioni a caldo.

Il ritorno al campus è invece di una tristezza indicibile, finestre con le luci spente ovunque, negozi e ristoranti chiusi, perfino un Mc Donald's vuoto. In Cina. E' troppo.
Mi sistemo nella mia stanza e riprendo possesso di quello che avevo lasciato prima della partenza. Tra ieri e oggi non ho fatto altro che mangiare patatine, lavare vestiti, guardare film cinesi e dare un'occhiata ad un pò di cose di grammatica..


Fuori non mi ci avventuro nemmeno, fa ancora troppo freddo. E' un problema perfino uscire per andare a mangiare. Solo i cinesi rimasti in città si divertono ad ogni ora del giorno e della notte a fare esplodere petardi e fuochi d'artificio davanti alle loro case; la Festa di Primavera (Chun Jie) non è ancora terminata e durerà ancora per un paio di settimane. A loro che gliene può fregare del freddo?

E' da un paio di anni infatti che non c'è più il divieto di far esplodere petardi
nelle grandi città. Motivi di sicurezza. In passato - mi dicono - simulavano lo scoppio dei petardi facendo girare a tutto volume le cassettine pre-registrate dai mangianastri..
Altri tempi
, immagino.
Mi addormento tranquillo convincendomi che davvero, da due anni, i cinesi sono diventati - d'un tratto - un popolo civile e responsabile. E mica grazie alle Olimpiadi.

Evviva la Chun Jie!

1 Comment:

martina said...

A Pechino sono stata l'estate di due anni fa.. una cosa piccola, un mesetto sempre alla Yuyan..andammo un weekend a Shanghai, quando tornammo ci sentivamo a casa. Capisco la sensazione e spero di riviverla, presto (a Settembre se riesco!).

complimenti per il blog, molto interessante!