martedì 15 luglio 2008

Una settimana


Una settimana ancora e sarò di nuovo a casa.
Sono alla fine. Lezioni finite, diploma ritirato, feste, foto e saluti con amici che probabilmente non rivedrò mai più a cui - però - ho fatto molte promesse. Chi lo sa, magari ci sarà l'opportunità di rincontrarsi, prima o poi. Nel frattempo, preparo pacchi da spedire in Italia, gioco a tetris con la valigia e faccio il turista per la città. Finalmente direi, spero almeno di poter andare sulla muraglia prima del mio ritorno in Italia.

Un anno passato in Cina difficilmente si può riassumere in poche righe, io ci ho provato a raccontarlo in un blog ma non credo di esserci riuscito. Soprattutto, non credo di essere stato esauriente, la Cina è un universo talmente grande che mai e poi mai riuscirei - in una vita sola - a raccontare e a capire.
E se, tornando a casa dalla Cina mi si chiedesse "Allora, com'è questa Cina?" non saprei proprio come rispondere. Di certo, non potrei riassumere con un "Tutto bene" o "Tutto male" così come si fa di ritorno da una vacanza.

Ho visto cose belle e ho visto cose brutte. Cose migliori dell'Italia e cose molto peggiori. Ho imparato come si vive dall'altra parte del mondo, ho imparato a capire questa gente, la loro lingua, il loro modo di vivere.
Ho imparato cosa significa dittatura anche se non ho colto il suo confine con la democrazia. Nemmeno in posti lontani dalla Capitale.

La Cina è così, chi vuol credere mi creda, chi non ci crede può sempre venire a dare un'occhiata, magari lontano dalle solite guide turistiche e dai viaggi organizzati, lontano dai mercatini dei falsi e dai club di Chaoyang, lontano dai grandi hotel e dai ristoranti con i menu in inglese.
Di là, dall'altra parte delle lucine, a mangiare carne arrosto per la strada, a pedalare per la campagna, a fare due chiacchiere con un vecchietto rivoluzionario o farsi raccontare come funziona la Cina da un tassista.. Poi ancora perdersi negli autobus della periferia, mangiare nelle bettole da quattro soldi (e diarrea assicurata) e farsi riparare la bicicletta dal vecchietto sotto casa..
Bello davvero quest'altro mondo.



Nella foto: barbecue à Pekin

3 Comments:

Donna Cannone said...

che dire? non troverai mai le parole - almeno, credo, a me capita così. Ma questo in fondo, conserva la bellezza della vita. Ti auguro di trascorrere un'ultima intensa settimana e ti ringrazio tanto per la finestra aperta su questo mondo enorme che non conosco, ma che intriga!

Wil said...

Insomma l'avventura volge al termine ... complimenti.

Ovviamente prima o poi aspetto il capitolo 2 del discorso China.

Alberto said...

Ma come, vai via e ti perdi le olimpiadi?